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Monday, January 01, 2007

30 milioni di euro e risarcimento al piemonte ecco cosa ha ottenuto la regione piemonte invece della proroga dello stato di emergenza

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Attualità
Venerdì 29 Dicembre 2006 ore 10:05

Val Bormida: Acna, 75% dei futuri risarcimenti ai piemontesi
Sono assai rilevanti i risultati ottenuti dalla Regione Piemonte nella trattativa intrapresa con il Governo e la Regione Liguria per la proroga dello stato di emergenza e la discussione delle modalità di bonifica dell’Acna di Cengio. Il ministero dell’Ambiente affiderà infatti al Piemonte un ruolo vincolante nella procedura di valutazione ambientale strategica per il riutilizzo dell'ex stabilimento chimico, stanziando inoltre fondi straordinari ammontanti a 30 milioni di euro per il completamento delle opere di bonifica e rinascita del territorio. Altra conseguenza davvero significativa sarà il riconoscimento del fatto che il 75% per cento dei futuri risarcimenti per danno ambientale andranno alla parte piemontese del fiume. Decisione questa in grado di mettere forse la parola fine a quei fenomeni localistici e di rivalità regionale che hanno caratterizzato la lunga e drammatica storia della val Bormida nella divisione tra Piemonte e Liguria di vantaggi economici ed esternalità negative derivanti dall’attività dell’Acna di Cengio . Su di un lieto fine alla tormentata vicenda dello stabilimento, tragica per l’ambiente e la salute umana di operai ed abitanti della valle, si è pronunciato ottimisticamente l’assessore regionale all’Ambiente Nicola De Ruggiero che ha affermato:” Grazie alla stretta sinergia con il Ministero abbiamo ottenuto il primo vero risarcimento per il Piemonte. Con le risorse a disposizione e quelle che arriveranno in futuro, possiamo lavorare per progettare una Valle Bormida che si lasci definitivamente alle spalle il dramma che dura da più di un secolo. E’ il momento che tutte le comunità piemontesi si stringano assieme per rilanciare l’intero territorio bagnato dal fiume. Da parte regionale garantiremo che si lavorerà per il rinascita e per il monitoraggio, avvalendoci del nuovo osservatorio, affidato nelle scorse settimane al Creb, il nuovo Consorzio Regionale delle Bonifiche, che è presieduto dall’avvocato Stefano Leoni, del quale si potrà impiegare la preziosa esperienza acquisita nell’opera di bonifica". Su uno dei nodi più controversi della storia recente della valle Bormida, la nomina dei commissari straordinari e la estensione geografica dell’area sottoposta a stato di emergenza, De Ruggiero ha poi dato conto dei risultati della trattativa che “andando incontro alle richieste concordate col Ministero – ha detto l’Assessore -, ha portato alla limitazione dell’emergenza al solo territorio ligure. Da parte nostra,– ha proseguito poi De Ruggiero -, alla luce di un percorso ormai definito, era quanto volevamo per poter lavorare nell’ambito di un’ordinaria procedura di bonifica d’interesse nazionale come avviene, ad esempio, in modo assai positivo, a Casale Monferrato per l’amianto o nella zona di Basse di Stura, a Torino. La Regione Liguria invece, per ragioni sue, ha voluto far prorogare per una manciata di mesi l’incarico al prefetto Romano. La nomina non ci vede d’accordo, ma visto cosa il Piemonte porta a casa, diventa una questione assolutamente marginale"
P. L.

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