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Saturday, November 18, 2006

interrogazione di edo ronchi sul acna

http://www.avvisatore.it/Default_Dettaglio.asp?IDArt=3821



Data pubblicazione: 08/11/2006
Codice Rif.: (4-00836)
Val di Cengio: che succede?
Il ministro devevigilare sul protocollo di intesa firmato il 26 giugno 2006

del Sen. Edo Ronchi (Ulivo)
A questa interrogazione è stato invitato a rispondere il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare -
Premesso che:il 26 giugno 2006 è stato firmato un protocollo di intesa per la reindustrializzazione del sito di Cengio da parte della Regione Liguria, della Provincia di Savona, del Comune di Cengio, della Società Cengio Sviluppo c.p.a., della Syndial S.p.A. e dell Prefetto di Genova dottor Romano, commissario delegato pro tempore per la bonifica del sito di rilievo nazionale Cengio-Saliceto;in particolare, all'art. 5.7 di detto accordo viene testualmente affermato che "rimane espressamente inteso che Syndial non sarà, per nessun motivo, chiamato a rispondere di contaminazioni passate o future, che si evidenziassero successivamente al sesto anno dalla certificazione di avvenuta bonifica" disponendo che tale termine possa essere ulteriormente ridotto a quattro anni previo consenso tra le parti;si deve ricordare, al riguardo, che l'art. 242 del decreto legislativo n. 152/2006 impone in capo al responsabile del sito di mettere in opera le misure necessarie di prevenzione entro ventiquattro ore dal "verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito";a ciò si aggiunga che il citato decreto legislativo nella parte VI, che disciplina il risarcimento del danno ambientale, stabilisce un'esplicita responsabilità in capo a chi cagiona un evento lesivo all'ambiente disponendo all'art. 304, l'obbligo di intervenire anche laddove "un danno ambientale non si è ancora verificato, ma esiste una minaccia imminente che si verifichi";pertanto, sia la normativa relativa alla disciplina inerente la bonifica di siti contaminati sia quella più strettamente attinente alla responsabilità per danno ambientale, impongono in capo al responsabile del sito obblighi che potrebbero risultare in contrasto con l'intesa sottoscritta dal citato Commissario delegato;si riscontra, inoltre, che dall'insediamento del citato Commissario delegato si sarebbe accumulato un notevole ritardo sull'avanzamento degli interventi di risanamento, come si evince dal confronto tra il cronoprogramma allegato al citato protocollo di intesa del 26 giugno 2006 e quello seguito dal precedente commissario;si segnala inoltre una preoccupazione sull'impiego delle risorse pubbliche: sarebbe stato disposto un ulteriore piano di caratterizzazione delle aree fluviali, nonostante fosse già stato definito su progettazione dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT), sarebbe stato disposto il raddoppio dei compensi al dott. Romano e a tutti i membri dello staff costituito, rispetto a quelli riconosciuti al precedente commissario e alla struttura del suo ufficio,si chiede di sapere:se il Ministro in indirizzo intenda disporre accertamenti relativi ai fatti esposti in premessa;qualora fossero confermati, quali provvedimenti urgenti intenda adottare in proposito.(4-00836)

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