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Wednesday, November 08, 2006

da agenfax.it: inquietante contenuto dell' accordo liguria-proprietà sito acna

ecco il link:
http://www.agenfax.it/index.php/content/view/7029/44/

ecco il testo:


TORINO: ACNA, L’ACCORDO LIGURE NON GARANTISCE DA FUTURI PROBLEMI, Il PIEMONTE INTERVENGA


(el.cor. 7/11) - Ma è stata attenta la Giunta regionale al testo del protocollo di intesa sulla reindustrializzazione del sito Acna di Cengio, siglato nello scorso luglio? Lo chiede Ugo Cavallera, consigliere regionale di Forza Italia con un’interpellanza alla Giunta regionale, dopo aver preso visione del contenuto del documento che porta la firma di Regione Liguria, Provincia di Savona, Comune di Cengio, la società consortile Cengio Sviluppo, la Syndial (ex- Acna- Gruppo Eni) e il commissario delegato alla bonifica del sito, Giuseppe Romano.
“Le finalità dell’accordo – dice Cavallera – sono senz’altro condivisibili, perché puntano al recupero a scopo produttivo del sito ex-Acna (foto), creando nuove opportunità di occupazione che potrebbero coinvolgere anche l’area piemontese della Valle Bormida. Però le condizioni alle quali viene ceduto il terreno destano forti preoccupazioni e, a mio avviso, non sono tali da garantire l’assoluta sicurezza, nel caso in cui si verificassero problemi nel futuro. Infatti, non dimentichiamo che nel sito Acna si è effettuata soprattutto una messa in sicurezza permanente, non una bonifica integrale. Per cui non si può escludere che un domani vi possano essere contaminazioni”.
Le preoccupazioni di Cavallera nascono dal fatto che nell’accordo si prevede espressamente che Syndial non sarà per nessun motivo chiamata a rispondere di contaminazioni passate o future, che si evidenziassero successivamente al sesto anno dalla certificazione dell’avvenuta bonifica. Inoltre le parti potranno anticipare fino a un massimo di quattro anni il suddetto termine.
“Se le parti saranno d’accordo – osserva Cavallera – dopo due anni la Syndial non risponderà più di nessun problema che potesse intervenire. E’ un tempo troppo breve per dare garanzie sicure. A mio avviso sarebbe senz’altro necessario ottenere una fideiussione per un periodo molto più lungo, vista la complessità dell’intervento”.
L’esponente azzurro ritiene dunque che la Regione Piemonte debba chiedere di essere anch’essa parte dell’accordo “perché la bonifica riguarda sia Cengio che Saliceto, ma le conseguenze di eventuali inquinamenti ricadono in buona parte a valle, sul territorio piemontese, come conferma tutta la storia dell’Acna. Perciò la Giunta Bresso deve pretendere e ottenere dalle autorità liguri di poter dire la propria sull’intesa, proprio in relazione alle garanzie di sicurezza ambientale”.
Infine, Cavallera chiede di conoscere l’esito del ricorso presentato dalla Regione contro la nomina del prefetto di Genova a commissario delegato per la bonifica.

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